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Storia del federalismo tra otto e novecento, Genova, 9-19 settembre 2024

Dottorato in Studi europei XXXIX ciclo

 STORIA DEL FEDERALISMO TRA OTTO E NOVECENTO

Responsabile prof.ssa Daniela Preda

  • ore – 4 CF) 9-18 settembre 2024

 9 settembre 2024, ore 9-13 – Una cultura europea

Introduzione, Daniela Preda (Università di Genova)

La peregrinatio academica ai prodromi dell’Europa moderna, Simona Negruzzo (Università di Pavia, sede di Cremona)

Esiste una civiltà giuridica comune nella storia d’Europa?, Antonio Padoa Schioppa (Università di Pavia, Centro Studi sul federalismo di Torino)

Kant, la pace, l’Europa, Stefano Quirico (Università del Piemonte orientale)

 

 

10 settembre 2024

Ore 14,30-17,00 – Il federalismo tedesco

Il federalismo tedesco e il processo d’integrazione europea in prospettiva storica di lungo periodo, Marzia Ponso (Università di Torino)

Il federalismo europeo nella riflessione storico-politica della resistenza antinazista, Stefano Dell’Acqua

 

12 settembre 2024, ore 9-13 – Confederalismo e federalismo nell’Ottocento

L’idea d’Europa nel Risorgimento, Daniela Preda

Giuseppe Mazzini e la Giovine Europa, Lara Piccardo (Università di Genova)

Il federalismo di Carlo Cattaneo, Stefano B. Galli (Università Statale di Milano)

Giuseppe Garibaldi, Angelica Radicchi (Università di Genova)

La rivista “Stati Uniti d’Europa”, Francesco Gui (Università La Sapienza di Roma)

 

13 settembre 2024, ore 9-11 – Il federalismo britannico

Il federalismo imperiale britannico del XIX secolo, Daniela Preda

Il federalismo britannico tra le due guerre, Paolo Caraffini (Università di Torino)

 

16 settembre 2024, h. 9-13,30 – Federalismo integrale e federalismo costituzionale

Il federalismo integrale. Da Proudhon a Marc, Raimondo Cagiano de Azevedo (Università La Sapienza di Roma)

Luigi Einaudi: la spada di Satana e la spada di Dio, Claudio Cressati (Università di Udine)

Il federalismo costituzionale. Altiero Spinelli, Piero Graglia (Università Statale di Milano)

Mario Albertini: unire l’Europa per unire il mondo, Guido Montani (Università di Pavia)

 

17 settembre 2024, h. 9-12 – Nazionalismo e federalismo

Il nazionalismo e lo Stato nazionale, Alessandro Cavalli (Università di Pavia)

Il federalismo americano, Giovanni Borgognone (Università di Torino)

 

18 settembre 2024, h. 14,30-18,30 – Il federalismo nel mondo

Il federalismo regionale africano, Giovanni Finizio (Università di Torino)

Il federalismo indiano, Tommaso Bobbio (Università di Torino)

Il federalismo latino-americano, Marco Cipolloni (Università La Sapienza di Roma)

AUSE Summer School: Comunicare l’Europa Costruire l’Europa, Genova, 4-7 settembre 2024

SCUOLA ESTIVA AUSE 2024_programma

Resoconto della Giornata della cittadinanza europea, 28 ottobre 2022

LA GIORNATA DELLA CITTADINANZA EUROPEA E’ ANDATA BENISSIMO!
“Cittadinanza europea deve significare, oggi più che mai, cittadinanza democratica”.
Con queste parole del messaggio della senatrice Liliana Segre si è aperta, il 28 ottobre 2022, presso l’Associazione “Per Roma”, in via Nazionale 66, la prima edizione della Giornata della cittadinanza europea, promossa dal MFE Roma e MFE Lazio e dalla rete accademica “L’Università per l’Europa”, con la partecipazione di docenti e studenti delle scuole: Scuola Secondaria primo grado Sinopoli, Istituto tecnico Galileo Galilei, Liceo Classico Dante Alighieri e Liceo Internazionale del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”.
Nel corso dell’incontro, coordinato dal prof. Francesco Gui e dalla prof. Paola Spinelli, è stata messa in evidenza per la prima volta, grazie alla partecipazione dei docenti universitari Paolo Ponzano e Carlo Curti Gialdino, l’importanza della cittadinanza europea come fattore unificante fra i cittadini dei diversi paesi dell’Unione.
Al tempo stesso, i noti giornalisti Dino Pesole e Giampiero Gramaglia hanno sottolineato l’insufficienza dell’informazione ufficiale e mediatica in merito ai diritti che essa garantisce ed al suo importante significato identitario in una dimensione nazionale, europea e globale.
Come auspicato nel messaggio della Segre, che ha affermato “il Next Generation Plan dell’Unione non potrà… riorganizzare il futuro dell’Europa se… le ragazze e i ragazzi del nostro continente non saranno protagonisti in termine di partecipazione, condivisione, responsabilizzazione e interlocuzione con le istituzioni nazionali ed europee”, gli studenti partecipanti hanno dato una significativa testimonianza della loro cittadinanza europea attiva all’interno delle loro scuole.
Fra gli altri, è stato esposto il percorso biennale di educazione civica europea realizzato dall’Istituto Sinopoli coniugando la cittadinanza digitale con l’approfondimento di tematiche di attualità dell’Unione. A metà novembre alcuni docenti e studenti del Sinopoli si recheranno a Lille per la conclusione del programma Erasmus Plus, dedicata alla cittadinanza europea. Una cittadinanza che, come ha illustrato una studentessa del Dante, garantisce anche il diritto di asilo a coloro che vengono identificati sotto il nome di nuovi migranti ambientali. Per “Una nuova generazione di cittadinanza”: questo invece è il titolo dell’intervento di Carlo Alberto, studente del Convitto che ha raccontato della sua partecipazione nel giugno scorso agli Stati Generali della Conferenza sul futuro dell’Europa.
A questo proposito l’on. Silvia Costa, commissaria di governo per Santo Stefano e Ventotene, ha inviato al convegno la Risoluzione del Parlamento europeo del 6 aprile 2022 sull’attuazione di misure di educazione civica, promossa da una pluralità di voci istituzionali e della società civile tra cui l’Unione dei federalisti europei.
Le conclusioni sono state affidate alla prof.ssa Giulietta Ottaviano che ha restituito con attenta sintesi il significato e le potenzialità, da diffondere, dell’intera giornata. Un successo!
Grazie a tutti e bravi Ragazzi!

Video integrale dell’incontro

Video

Lancio della campagna informativa istituzionale in Italia della Conferenza sul Futuro dell’Europa, Roma 9 dicembre 2021

A seguire trovate il video della registrazione dell’evento che si è svolto presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma in data 9 dicembre.

Trovate la locandina dell’iniziativa:

Commemorazione di Eugenio Colorni, Roma 28 maggio 2021

La video registrazione del webinar “Eugenio Colorni: intellettuale e militante della democrazia”

Antonio Giolitti, la solitudine del precursore. A 10 anni dalla scomparsa, presso Istituto Affari Internazionali, Roma, 18 gennaio 2021

Il webinar Zoom dedicato al ricordo di Antonio Giolitti, organizzato dalla rete academica “l’Università per l’Europa. Verso l’unione politica”, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali (IAI).

la commemorazione di Antonio Giolitti, uno dei più lungimiranti
protagonisti della storia dell’Italia repubblicana, scomparso nel 2010 è stata registrata in audio da Radio Radicale e può essere recuperata al link di seguito.

https://www.radioradicale.it/scheda/626773/antonio-giolitti-la-solitudine-del-precursore-a-10-anni-dalla-scomparsa

A ricordare la figura di intellettuale e di politico riformatore del
nipote di Giovanni Giolitti, sono stati: il vicepresidente della Corte
Costituzionale, già Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, insieme a:
Marta Craveri, a cui il nonno Antonio Giolitti ha dedicato le “Lettere a
Marta” con ricordi e riflessioni sulla sua vita; Paolo Flores d’Arcais,
direttore di “MicroMega” e uno degli intellettuali animatori
dell’esperienza di “Mondoperaio”; il biografo di Giolitti, Gianluca
Scroccu; e Riccardo Perissich, dal 1981 al 1984 capo di gabinetto di Giolitti, Commissario europeo alla Politica Regionale e al coordimento dei Fondi Strutturali.

Antonio Giolitti, combattente nella Resistenza e sottosegretario già nel
governo Parri, oltre che membro della Costituente; coltissimo
collaboratore della Editrice Einaudi; deputato comunista uscito per
primo dal partito nel ’57 dopo i fatti d’Ungheria; ministro socialista
del Bilancio e della Programmazione negli anni del Centrosinistra;
precursore nella “reinvenzione” di un riformismo pienamente inserito nel
contesto europeo e occidentale eppur di sinistra; presidente della
Repubblica mancato per poco; commissario europeo realizzatore della
politica regionale della Cee e fautore di un’Europa unita con l’Italia
protagonista; critico del craxismo; eletto come indipendente nelle liste
del Pci nell’87, Antonio Giolitti ha rappresentato un sicuro punto di
riferimento e una guida morale per tutti coloro che hanno condiviso il
suo impegno per il pieno sviluppo della democrazia e dello stato sociale
nel nostro Paese.

Introdotto dall’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, presidente dello
Iai, e dal prof. Francesco Gui, coordinatore della rete l’Università per
l’Europa, l’incontro verrà moderato da Francesco De Leo, Direttore
responsabile di Affari Internazionali.

Il decennale della scomparsa di Antonio Giolitti ricorreva l’anno appena
terminato, ma a causa della pandemia è stato rimandato di qualche giorno.

Conversazione online con Sven Giegold, parlamentare europeo dei Verdi europei, sul Green Deal – Roma, 30 ottobre 2020

Lo scorso venerdì 30 ottobre la rete accademica “l’Università per l’Europa. Verso l’Unione politica”, in collaborazione con la sezione di Roma del Movimento Federalista Europeo, ha organizzato un webinar Zoom con l’europarlamentare tedesco Sven Giegold, esponente dei Verdi europei, membro della Commissione economica del Parlamento europeo.

Giegold ha dimostrato già da tempo particolare predisposizione al dialogo con l’Italia, attivando numerosi webinar italo-tedeschi su temi strategici per l’integrazione europea. Tra l’altro si dichiara apertamente federalista ed è da tempo membro del board dell’intergruppo federalista al Parlamento europeo (ovvero Gruppo Spinelli).

Con Giegold è stato approfondito soprattutto il tema del Green Deal, grazie anche alla partecipazione del Prof. Alberto Majocchi, che ha recentemente pubblicato per il Mulino il libro “Carbon Pricing: La nuova fiscalità europea e i cambiamenti climatici”.

Di seguito sottolineiamo alcuni temi interessanti, nella prima parte del dibattito:

– la posizione dei Verdi europei nei confronti dell’attuale Commissione: critiche e condivisione di obiettivi in merito al Green Deal
– la critica all’esercizio del diritto di veto nelle decisioni sulle riduzioni delle emissioni di CO2, che dovrebbe invece essere materia di codecisione e non condizionata dal Consiglio europeo
– l’importanza strategica della questione ambientale, che nel lungo periodo, se trascurata, può risultare più pericolosa del Covid
– la necessità del rispetto dei criteri del Green Deal nella Politica Agricola Comune, malgrado le reticenze della Commissione

Il Prof. Majocchi, favorevole alle decisioni tedesche di estendere l’Emission Trading System (ETS) a nuovi settori, ha fornito informazioni sia sui limiti di emissioni inquinanti attualmente vigenti che sulle proposte di ulteriori limitazioni oggi all’ordine del giorno; inoltre ha sottolineato l’importanza di tutelare le norme ambientali europee dalla concorrenza delle altre aree del mondo, anche mediante l’introduzione del Carbon Border Adjustement.

Giegold ha risposto che una realistica politica climatica, per quanto ambiziosa, deve risultare tanto economicamente profittevole quanto giusta socialmente. Le considerazioni più specifiche proposte dall’Eurodeputato verde, per un verso risultate favorevoli ad un approccio liberale per estendere l’ETS a tutti i settori produttivi, in quanto economicamente conveniente, hanno al tempo stesso suggerito precisi provvedimenti per tutelare le esigenze dei più svantaggiati. Tra
l’altro Giegold ha suggerito una proposta alternativa al Carbon Border Adjustement, nel caso quest’ultimo susciti forti opposizioni a livello internazionale.

Rispondendo alla domanda sui Verdi italiani, ha lamentato un eccesso di conflittualità interna che ne avrebbe impedito uno sviluppo analogo a quello avvenuto in Germania. Si è comunque dimostrato fiducioso in una ripresa in Italia delle forze favorevoli all’ambiente, specie tra i giovani, visto il successo del movimento giovanile Fridays For Future.

Sul tema della Cina come alleato o competitor dell’UE nella sfida ambientale, ha sostenuto la necessità di una cooperazione mondiale a tutela dei beni comuni, evidenziando però come essa rappresenti un rivale nella proposta di un modello di società radicalmente collettivistico e di governo illiberale che non tutela i diritti individuali. Si è poi soffermato sul rapporto transatlantico auspicando
un cambiamento dalle elezioni americane in grado di conservare la tradizionale intesa tra Europa e USA, insistendo in ogni caso sulla necessità di una maggiore sovranità europea.

Nell’ultima parte ha risposto alle seguenti sollecitazioni:

– sul Just Transition Fund, nato per supportare un processo di transizione ecologica delle economie fortemente dipendenti dal carbone, come quelle di Paesi UE del centro-est, rammaricandosi per un taglio delle risorse del fondo, a seguito dell’accordo del Consiglio europeo, ha individuato nel Next Generation EU uno strumento che possa aiutare a raggiungere gli stessi obiettivi
– su possibili conflitti tra Direzioni Generali della Commissione nella gestione del pacchetto Green Deal, ha sottolineato l’importanza del ruolo del Presidente della Commissione europea come garante del perseguimento degli obiettivi del programma. Interessante notare come la Presidenza Juncker era a suo dire riuscita a gestire questi conflitti, forte della legittimazione del voto elettorale dei cittadini europei tramite il sistema degli Spitzenkandidaten, che manca invece alla von der Leyen (ed è per questo che i Verdi non l’hanno votata come Presidente)
– sul contrasto politico tra Parlamento europeo e Consiglio relativo alla questione dello Stato di diritto nell’UE, ha ravvisato con piacere che esiste un fronte comune in materia tra le forze proeuropee del PE, ma che inevitabilmente, vista la naturale ritrosia del Consiglio europeo a far sanzionare uno dei suoi membri, si arriverà ad un compromesso per permettere di approvare il bilancio pluriennale e il Next Generation EU. Rileva però come sia importante il ruolo della Commissione europea nel perseguire il rispetto dei valori fondanti dell’UE anche attraverso procedure d’infrazione nei confronti degli Stati, su cui auspica un maggiore coraggio e rigore da parte della Commissione stessa nel
perseguire tutte le infrazioni riscontrabili.
– sul tema dell’introduzione di una digital tax europea ha rilevato come sia proprio il governo tedesco a frenare, in quanto predilige un accordo preventivo in sede OCSE. Giegold e i Verdi tedeschi al contrario si riconoscono nella posizione della Francia, che vorrebbe una rapida introduzione della tassa. L’interesse europeo per lui non può essere sacrificato rispetto al consenso americano perchè ciò non avviene all’inverso. Per questo è ritornato sul concetto della difesa della sovranità europea come obiettivo comune.

Lo scambio europeo con Giegold merita di essere seguito anche per quanto emerge rispetto ai rapporti tra Italia e Germania.

Ringraziamo tutti gli intervenuti per le domande poste al relatore, in particolare il giornalista Alessio Pisanò e la sua collaboratrice Soler Cardenas, per la conduzione dell’evento e la sua trasmissione via Zoom.

Il contributo olandese e tedesco ai progetti di unità europea tra Ottocento e i primi decenni del Novecento, Roma 28 ottobre 2020

La rete accademica “l’Università per l’Europa. Verso l’Unione politica” ha organizzato lo scorso mercoledì 28 ottobre 2020 un convegno, dal titolo “Giornata della cultura europea: Il contributo olandese e tedesco ai progetti di unità europea tra Ottocento e primi decenni del Novecento” presso l’Aula degli organi collegiali del Rettorato di Sapienza Università di Roma, con trasmissione streaming tramite la piattaforma Google Meet.

Relazioni del convegno:
Prof. Robin J. de Bruin, Università di Amsterdam
“L’unità europea nella cultura e nelle proposte dei Paesi Bassi”
Prof. Markus Krienke, Facoltà di Teologia di Lugano
“L’europeismo dei pensatori federalisti tedeschi dell’Ottocento”

Intervento del Prof. Roberto Valle, Dipartimento di Scienze Politiche, Sapienza “Spettri della Russia. L’idea russa e l’idea d’Europa nel XIX secolo”

Hanno moderato l’incontro:
Prof. Paolo Armellini, Dipartimento di Scienze Politiche, Sapienza
Prof. Francesco Gui, Dipartimento SARAS, Sapienza, Coordinatore della rete “l’Università per l’Europa”

Saluti introduttivi: Prof. Alessandro Saggioro, Coordinatore del corso di dottorato in “Storia dell’Europa”, Dipartimento SARAS, Sapienza .

L’iniziativa, che ha coinvolto i corsi di dottorato in Storia dell’Europa (dipartimento SARAS) e in Scienze Politiche (dipartimento di Scienze Politiche) di Sapienza, è stata realizzata nell’ambito del Progetto di Ateneo “United States of Europe and Internationalism”.

Un seminario di approfondimento del tema dell’europeismo olandese si è tenuto nella stessa giornata facendo seguito al convegno. Il seminario si è incentrato sulla presentazione del libro di Giulia Vassallo “Lilliput o Gulliver? Il contributo olandese all’unificazione europea” (Bulzoni, Roma 2020) alla presenza dell’autrice e dei relatori del convegno.

Leggi qui il programma dell’intera giornata

Dibattito online “European Recovery: bilancio, fiscalità e nuove risorse per l’UE”, Roma 14 maggio 2020

La rete accademica “l’Università per l’Europa. Verso l’unione politica” ha organizzato, in collaborazione con la sezione di Roma del Movimento Federalista Europeo, un dibattito online sulle proposte economiche in discussione in sede europea per fronteggiare la crisi pandemica e i drammatici effetti economici.

Relatori dell’incontro sono stati Paolo Guerrieri, docente del College of Europe e consigliere scientifico IAI e Daniel Gros, direttore del think tank CEPS

Diretta integrale:

Relazione introduttiva di Paolo Guerrieri:

Intervento introduttivo di Daniel Gros:

Repliche al dibattito dei relatori:

Interventi conclusivi dei relatori:

Visita alla Casa della Storia Europea, Bruxelles, 10-12 gennaio 2020

L’iniziativa è promossa dalla rete accademica “l’Università per l’Europa” e dall’Associazione Universitaria di Studi Europei (Ause) grazie anche al contributo della FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori e in particolare del suo presidente, prof. Natale Antonio Rossi.

Un gruppo di storici italiani* ha visitato la House of European History, aperta al pubblico dal maggio 2017 ad opera del European Parliament. La Direttrice Constanze Itzel ha ricevuto il  gruppo prima della visita.

La motivazione della visita nasce in primo luogo dalla volontà di valorizzare un importante luogo di promozione della cultura europea, ancora oggi poco frequentato dagli stessi docenti universitari, benché destinato alla formazione dei giovani e del cittadino europeo. Al tempo stesso l’obiettivo è di compiere una condivisa e articolata riflessione sull’impostazione e i contenuti culturali della Casa, finalizzati a promuovere presso i cittadini europei la conoscenza della propria comune vicenda storica.
La visita consente infatti di analizzare la narrazione offerta ai cittadini europei dal loro Parlamento anche mediante successive pubblicazioni scientifiche, pubblici convegni dedicati e occasioni di dialogo con esponenti sia del Parlamento europeo che italiano, ma non solo.
A ciò si aggiunga l’opportunità di sensibilizzare anche i media in argomento, tenendo conto che la Casa della storia europea promuove tra l’altro delle esposizioni temporanee di notevole interesse ed attualità.

Sito web della Casa della Storia Europea

L’incontr0 è stato ripreso da alcuni media nazionali;

EuNews (9 gennaio 2020)
ANSA (10 gennaio 2020)
RAI Radio 3 (13 gennaio 2020 – Radio3 Mondo “Il Murio di Londra”)

* Claudio Cressati dell’Università di Udine; Patrizia Delpiano e Umberto Morelli, dell’Università di Torino; Daniela Felisini, dell’Università di Roma Tor Vergata, presidente dell’Ause; Francesco Gui (coordinatore della rete “l’Università per l’Europa”), Stefano Lariccia e Francesco Guizzi di Sapienza Università di Roma, Daniela Preda, dell’Università di Genova, membro del Comitato accademico della Casa della Storia europea; Marcello Verga dell’Università di Firenze; nonché la rappresentante della Fuis, prof.ssa Silvana Cirillo.

Il gruppo è stato ricevuto prima della visita dal Presidente del Parlamento europeo David Sassoli